“Nel campo da calcio, così come nelle pulizie, sono ordine e precisione che contano”.
Gennaro è da poco entrato a far parte della famiglia Helpling, lavora da anni come addetto alle pulizie ma solo qualche tempo fa ha deciso di mettersi in proprio e farne la sua professione. Gennaro cambia spesso divisa, da quella di arbitro, nel fine settimana, a quella Helpling per i servizi di pulizia passando per i costumi quando è di scena a teatro. “Preciso, socievole e soprattutto educato! Scattante come un giocatore, pratica il fair play dentro e fuori i campi da gioco”, dice di lui Pasquale, uno dei suoi primi clienti Helpling.
Da dove vieni e dove abiti?
Sono nato a Napoli nel 1980 ma vivo a Marano, in provincia di Napoli, dal 1989.
Come è nata la tua collaborazione con Helpling?
Da poco ho deciso di mettermi in proprio per offrire servizi di pulizia domestica e condominiale. Su un sito di annunci ho scoperto Helpling; mi ha subito incuriosito così mi sono documentato, ho letto un pò di recensioni su internet e pensato che valesse la pena provare e iniziare una nuova avventura.
Come è stata la tua primissima esperienza Helpling?
Molto positiva! La signora mi ha messo a disposizione tutta la casa e fornito tutto il necessario per la pulizia. Dopo avermi indicato i lavori da eseguire mi ha lasciato campo libero, in questo modo ho potuto svolgere le pulizie in totale autonomia. A lavoro terminato ho ricevuto i complimenti per la precisione e per la velocità con le quali ho svolto il servizio.
Prima di scoprire Helpling dove trovavi la tua clientela?
Giravo Napoli e consegnavo nelle cassette della posta condominiali le mie offerte di lavori per pulizia, lavaggio vetri, o smaltimento rifiuti. Ho avuto risposta da tre condomini di cui ora appunto mi occupo. Il lavoro per Helpling, essendo libero professionista, si incastra perfettamente con il resto dei miei impegni, permettendomi di avere altri impieghi e coltivare le mie passioni.
Di che altri impieghi e passioni parli?
Oltre a lavorare in un call center, il weekend mi tolgo la maglietta verde di Helpling e mi metto la divisa da arbitro. Ho questa passione da 18 anni ma nessun passato da calciatore. Mio padre è stato allenatore per anni e con gli arbitri ha sempre avuto un rapporto burrascoso, infatti all’inizio ha addirittura scommesso che nn sarei mai riuscito a ottenere l’abilitazione. Ma in realtà ce l’ho fatta, e forse è stato proprio grazie a quella precisione e cura dei dettagli che ho, e di cui mi servo sia quando sono in campo che quando faccio le pulizie.
Qual è la cosa che più ti piace di Helpling?
L’interagire con le persone. Io recito anche in una compagnia teatrale e da sempre mi piace confrontarmi e dialogare con le persone. Nel mio lavoro da addetto alle pulizie incontro sempre persone nuove, ci parlo, mi prendo cura delle loro case e le rendo felici, questa è una cosa davvero bella.
Progetti futuri?
Voglio continuare a fare quello che sto facendo, vedo che ho l’opportunità di lavorare, e di farlo quando e come voglio. Ho il sabato e la domenica liberi da dedicare alla persona a cui voglio bene e ai miei hobby. A Napoli c’è una forte disoccupazione da anni, alcuni miei amici delle superiori sono ancora disoccupati e quando ci incontriamo e ne parliamo mi rendo conto di quello che ho e per questo me lo tengo stretto, strettissimo.